Quando lo Stato chiede il pizzo
“Se hai i soldi, e paghi, ti eviti il processo“.
Sembra una classica frase da luogo comune, ma invece è proprio così. Mi riferisco alla maestosa operazione “Web tabacco” che vede indagati oltre i titolari del sito, ben 1117 contrabbandieri, o presunti tali, colpevoli di aver acquistato sigarette tramite il sito web k2smokes.ch (ormai censurato in Italia).
In pratica, fatta eccezione per 19 acquirenti a cui è stata applicata l’aggravante (suppongo per le quantità?), in questa estate i Monopoli di Stato hanno notificato a 1117 persone multe da capogiro (in realtà vanno dalle poche centinaia di euro a svariate migliaia di Euro, a seconda della quantità).
Il pagamento di queste multe estingue il reato (eventuale, non accertato) ed evita un procedimento penale. Chi invece non aderisce rischia oltre ad una multa, la reclusione da due a cinque anni una condanna penale per contrabbando.
Mi chiedo come altro si possa definire se non “pizzo“. Se hai i soldi paghi, ti levi il pensiero, e tutto finisce lì. Se non hai i soldi ti faccio un bel processo penale dove rischi pure il carcere…
Ormai lo si ripete in continuazione, si è colpevoli dopo la sentenza finale di un processo, prima si è imputati o indagati. Come si può chiedere, o meglio estorcere, denaro prima che ci sia stato un processo e quindi una colpevolezza accertata?
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Ma non è finita qui, oltre la beffa c’è pure l’inganno. Pare proprio che tutti i contrabbandieri reclamino conteggi errati (ed ovviamente tutti a sfavore loro) senza nessuna possibilità di contestazione.
Devo fare davvero i complimenti a chi ha studiato a tavolino questa operazione.
- Hanno colpito una fascia di persone deboli, per lo più studenti, impiegati, operai, (addirittura pare ci sia anche qualche carabiniere), che per risparmiare qualche soldo hanno deciso di comprare qualche stecca di sigarette online.
- Trattandosi per la grande maggioranza di persone oneste ed incensurate, quasi tutte pagheranno perchè spaventate a morte dalla possibilità di essere coinvolti in un procedimento penale (non si fa certo una finanziaria, ma avete idea del bel gruzzoletto racimolato?)
- Si tratta di sigarette, l’opinione pubblica è passiva
- 1117 contrabbandieri! Le statistiche sugli annuali della Guardia di Finanza, magistrati, e chi più ne ha più ne metta si impennano.
Ho letto anche di persone disperate che hanno chiesto prestiti per pagare il “pizzo“, persone che dichiaravano profonda vergogna, ma tutto questo non importa.
Avrei anche tante domande, per lo più tutte senza risposte.
Ci bombardano con tutto ciò che concerne vantaggi e benefici della globalizzazione e sul libero scambio in Europa.
Si può comprare una macchina fotografica online in un negozio europeo perchè costa meno, ma non si possono comprare sigarette online. Perchè? Perchè nel primo caso magari ci perde il negozio sotto casa, nel secondo caso ci perde lo Stato?
Perchè comprare due stecche di sigarette in un negozio svizzero o croato non è reato, mentre lo è comprare sigarette in un negozio online svizzero o croato?
Qual è la differenza tra un milanese che oltrepassa il confine e compra una stecca di sigarette in Svizzera, ed una persona che “oltrepassa il confine” e la compra in un negozio online svizzero?
Perchè i pacchi postali, che a giudicare da quanto dicono tutti i contrabbandieri avevano una chiara scritta “sigarette” con relativo bollino verde doganale, non sono stati bloccati alla dogana, o meglio sequestrati?